San Valentino, l'amore ai tempi della crisi |
Scritto da Sergio Frigo - Il Gazzettino
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Sabato 14 Febbraio 2009 00:00 |
14 febbraio, festa dell'amore. Ma quale amore, se le cronache ci consegnano soprattutto storie di violenze sessuali di branco e statistiche di solitudini affettive e di naufragi relazionali? E se la letteratura, il cinema, la musica (da Moccia a Baglioni) si confrontano con maggiore o (più spesso) minore consapevolezza con l'afasia dei sentimenti, magari infarcita di miele e caramello?
Anche gli scrittori del Nordest, che da tempo stanno tracciando la loro mappa dei sentimenti che si spiaccicano contro la modernità, ormai raccontano -più che l'impossibilità dell'amore, che è uno dei temi più frequentati dal romanzo di tutti i tempi - soprattutto la difficoltà generalizzata di entrare in comunicazione con le proprie emozioni, in un mondo segnato dall'ottusità e dalla dissipazione (Bugaro, "Il labirinto delle passioni perdute"). Un mondo in cui l'amore tradisce prima di tutto se stessi, come in "Prima di sparire" di Mauro Covacich, oppure sembra un affare da spostati, il sentimento sbagliato fra le persone sbagliate, come nell'altro suo romanzo "L'amore contro", appena ristampato da Einaudi.
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Recensione di "Canna da zucchero" ci Giuseppe Petralia |
Scritto da Giuseppe Petralia - www.kultunderground.org
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Lunedì 09 Febbraio 2009 00:00 |
Canna da zucchero è il sapore dolciastro del sesso, il sapore che la protagonista Rosa si porterà dentro e addosso per tutta una vita. La scrittrice padovana divide il libro in tre capitoli e/o tappe della vita di Rosa. 20,30 e 40 anni. A 20 ha un rapporto lesbo con una docente universitaria Sandra, a trenta si rifugia a Cuba dove incontra AWari, a quarant'anni l'incontro con Leo con il quale trova la sua "disastrata sensualità": La scrittrice ci descrive una donna inquieta, alla perenne ricerca di brividi e odori, sapori e umori"e alterna il romanzo fra Padova e Cuba, per terminare in un piccolo isolotto francese. E' un libro che si avvale di un plot narrativo sapientemente costruito, con dei monologhi bellissimi (il libro è scritto in prima persona) con numerose scene erotiche ben tratteggiate (basti pensare a quella sull'autobus con il cubano) ma il sesso, nelle intenzioni della Menaldo non è fine a se stesso, altrimenti parleremmo di pornografia: è la ricerca di se stessa, La protagonista, confusa, disorientata anche, ma non solo, sessualmente, cerca una via di fuga al tran tran dell'esistenza, è inquieta (quale donna dotata di intelligenza oggi non lo è).
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Incontri alla Feltrinelli |
Scritto da Il Mattino di Padova
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Mercoledì 04 Febbraio 2009 00:00 |
Continuano gli incontri con l'autore alla libreria Feltrinelli, in via San Francesco 7 (tei. 049 8754630), che oggi alle 18 propongono la presentazione del libro «Canna da Zucchero» (nella foto a fianco) di Carla Me-naldo. Rosa, la protagonista di «Canna da zucchero» (Marsilio editore) è una donna irrequieta e complicata, che non sta bene negli schemi degli altri e nelle comode aspettative della propria educazione. Così vive una rottura con se stessa, con quello che sta cominciando ad essere l'inizio di una lotta tra l'ordine costituito e i suoi desideri, che la porterà a Cuba, non quella politica e rivoluzionaria, fatta di sogni che a lei non sono mai appartenuti, ma la Cuba cresciuta a canna da zucchero e machete.
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Passioni vissute con tutti i sensi |
Scritto da Domenico Lanzilotta - Il Padova
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Martedì 03 Febbraio 2009 00:00 |
Un libro in tutti i sensi. Pagine da annusare, toccare, assaporare prima che da leggere. La storia di Rosa, intensae delicata come il fiore di cui porta il nome, è quella di una donna che racchiude in sé tante persone e vive mille vite « divorandole, intere, fino in fondo». Cerca un uomo, provando a convincersi che quello giusto un giorno arriverà. Ma ama le donne. Ama Sandra, trent'anni più grande di lei. Una professoressa incontrata tra i corridoi dell'università, la sua guida alla scoperta di un lato che lei cerca a tratti e invano di ricacciare indietro.
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Canna da zucchero: viaggio languido da Padova a Cuba |
Scritto da Federica Baretti - Il Corriere del Veneto
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Giovedì 22 Gennaio 2009 00:00 |
L'acerbità dei vent'anni, la stagione di mezzo dei trenta, gli spietati quaranta, «quando l'unico modo che hai per difenderti è avere un passato». Il sesso, l'amore, il sé. È un'educazione sentimentale che passa attraverso le tre grandi fasi dell'esistenza il romanzo d'esordio della giornalista padovana Carla Menaldo, Canna da zucchero (Marsilio, 192 pagine, 14 euro), nelle librerie da ieri. Languido, sensuale, come sospeso in una dimensione spazio-temporale d'appartenenza esclusiva della protagonista, il libro racconta di Rosa, ragazza-donna irrequieta e complicata alle prese con la ricerca faticosa e a volte ingombrante dell'identità sessuale ed esistenziale.
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